Lo sapevate che…?

Lo sapevate che…?

👉 Siamo una Congregazione che segue Gesù Buon Samaritano, vivendo in comunità, come donne libere, appassionate della vita, unite dall’amore, dalla preghiera e dal servizio.

Condividiamo con voi una parte della testimonianza di Léontine Judith Ngo Mbock, Consigliera Generale, originaria del Camerun, che ci racconta in prima persona cosa significa per lei essere una Suora e un’Ospedaliera.

Cosa l’ha portata a prendere la decisione di consacrarsi a Dio e al servizio degli altri attraverso questa vocazione?

La motivazione principale che ha risvegliato in me l’intensa ricerca di Dio è stata la consapevolezza del suo infinito amore per me e per l’umanità; ho scoperto nel mio cammino di crescita cristiana che Dio è tutto amore e che mi ha trattato con particolare predilezione. E per rispondere a tale amore non ho trovato altra via che quella di lasciarmi consacrare totalmente da Lui, seguendo Gesù il Divino Samaritano dell’umanità, nella vita religiosa ospedaliera, dedicando tutta la mia vita al servizio dei malati e dei più bisognosi.

Come vede il suo ruolo di Suora Ospedaliera nella società di oggi e cosa prova nel poter aiutare le persone in difficoltà?

Considero il mio ruolo di suora ospedaliera come un granello di sabbia nell’immenso oceano del mondo, sperduto, insignificante si potrebbe pensare, ma non è affatto così, il progetto ospedaliero al quale partecipo attivamente all’interno della Chiesa e a favore del mondo sofferente fa parte della “missione Dei”. Per me, l’annuncio della Buona Novella della salvezza di Dio passa attraverso la mia stessa vita, donata generosamente e gratuitamente al servizio degli ultimi. Questo si concretizza nel compito ospedaliero che mi è stato assegnato e che sono felice di svolgere. Attualmente è la collaborazione all’interno del governo generale come consigliera, responsabile dell’animazione della formazione nella congregazione, tutto ciò che faccio a questo livello è orientato al bene della missione: Essere la presenza samaritana di Dio nel cuore della società attraverso la pratica dell’ospitalità, ricordando a tutti che Dio è compassione e misericordia, parlando il linguaggio del suo Amore in una società come la nostra, è semplicemente prezioso; mi riempie e mi realizza come donna consacrata nell’ospitalità. E ancora di più mi considero privilegiata per essere il cuore, le mani e i piedi del Signore Gesù per andare ovunque Egli voglia raggiungere i suoi figli e le sue figlie bisognosi.

Che consiglio darebbe a chi sta pensando di seguire questa vocazione e di dedicarsi a Dio attraverso la Congregazione delle Suore Ospedaliere?

A chi vuole condividere il carisma dell’ospitalità dirò che vale la pena lasciare tutto per amore di Gesù e dei fratelli, perché Gesù è il tesoro più grande che possiamo trovare in questa vita, Egli dà valore eterno alla nostra esistenza. “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”, dicono gli Atti degli Apostoli (20), questa esperienza è vera, puoi farla anche tu.

Grazie sorella per la tua testimonianza di fede e di ospitalità!