Buon Natale alla Comunità Ospedaliera dalla Superiora Generale

Messaggio a tutta la

 COMUNITÀ OSPEDALIERA

 Natale 2023

 

 

Natale! Ospitalità!

“Pace in terra agli uomini…” (Lc 2,14)

 

Con le Sorelle del Governo Generale, mi rivolgo a tutti voi che formate la Comunità Ospedaliera: pazienti, collaboratori, parenti, volontari, benefattori, gruppi di laici, amici e suore, per inviarvi il mio saluto e i miei più sentiti auguri:

 

¡FELICES FIESTAS DE NAVIDAD! MERRY CHRISTMAS! JOYEUX NOËL!

BUON NATALE! FELIZ NATAL!

 

Le celebrazioni natalizie portano alle nostre menti e nei nostri cuori una diversità di situazioni e una mescolanza di sentimenti: la gioia che viviamo nei nostri centri e nelle nostre strutture assistenziali con le feste e i canti, le luci e gli addobbi, a cui tutti partecipiamo; l’emozione di ospiti e pazienti che incontreranno le loro famiglie; il calore anche nelle nostre famiglie, con la preparazione dei presepi e degli alberi, le cene tradizionali, i doni, i momenti di incontro, le feste religiose

Ci ricordano anche i membri della Famiglia Ospedaliera che sono morti durante l’anno e di cui sentiamo la mancanza; anche coloro che soffrono di una grave malattia o hanno un parente malato; coloro che, per vari motivi, vivono in difficoltà economiche, familiari o sociali; coloro che vivono in Paesi in cui la guerra e la violenza compromettono lo stare bene e la stessa pratica dell’ospitalità.

In questo messaggio natalizio voglio soffermarmi sul gioioso annuncio che gli angeli (messaggeri di Dio) cantano quando Gesù nasce a Betlemme: “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che Egli ama” (cfr. Lc 2,14), e da qui invitare a tenere presente la situazione di milioni di persone che vivono in situazioni di guerra o ne subiscono le conseguenze. Non possiamo rimanere indifferenti allo scenario mondiale in cui c’è “una grave mancanza di pace[1] e dove le situazioni di conflitto, terrorismo e violenza si moltiplicano ogni giorno.

Ucraina, Siria, Terra Santa, Libano, Yemen, Myanmar, Iran, Haiti, Sudan, Afghanistan… sono solo alcuni dei Paesi in cui guerre e conflitti si susseguono senza che si cerchi, in tutti i modi possibili, di costruire la pace.

A Gesù, il Principe della Pace (cfr. Is 9,6) chiediamo il dono della pace per la nostra umanità, quella pace che è armonia, integrità, prosperità, benessere e tranquillità; quella pace che è dono e compito di ciascuno di noi, delle nostre famiglie, dei popoli e delle nazioni.

Papa Francesco afferma che “la pace è un prodotto artigianale, si costruisce ogni giorno con il nostro lavoro, con la nostra vita, con il nostro amore, con la nostra vicinanza, con il nostro amore reciproco. La pace si costruisce ogni giorno! Ogni azione e ogni gesto che fate verso il vostro prossimo può costruire la pace. Il vero costruttore di pace è colui che fa il primo passo verso l’altro. E questa non è debolezza, ma forza, la forza della pace”.[2]

Vorrei invitare tutti noi che formiamo la Famiglia Ospedaliera a impegnarci nel compito quotidiano e artigianale di costruire la pace, attraverso le nostre parole e i nostri gesti, nella nostra dedizione quotidiana al servizio delle persone di cui ci prendiamo cura. Anche se può sembrare una goccia nell’oceano, sono sicura che la pace che costruiamo ogni giorno aiuterà la pace nel mondo. Non dimentichiamo che la pace si costruisce ogni giorno!

Concludo questo messaggio augurando a voi e alle vostre famiglie BUONE FESTE, e che l’anno 2024, in cui celebreremo il XXII Capitolo Generale, ci porti GIOIA, PACE e SPERANZA.

 

Anabela Carneiro

Superiora Generale

 

 

Ciempozuelos, 18 dicembre 2023

 

 

 

[1]Cf. PAPA FRANCESCO, Messaggio Urbi et Orbi, Roma 2022.

[2]PAPA FRANCESCO, Incontro con i bambini e i giovani delle scuole italiane, Roma 2015