Sapevate che… Questo Mese ricorre il 142° anniversario di Fondazione della Congregazione delle Suore Ospedaliere?

Rossella Bibiani, Responsabile del Sistema di Gestione della Qualità della nostra Casa di Cura Villa Rosa, a Viterbo, ci racconta la sua esperienza di lavoro nella nostra struttura.

 

Da molti anni faccio parte dei collaboratori della Casa di Cura Villa Rosa di Viterbo e sono orgogliosa di far parte della Famiglia Ospedaliera.  Villa Rosa è nota nel territorio soprattutto per il supporto al disagio psichico, oltre che per i servizi rivolti ad anziani e malati terminali.

Non ho un ruolo sanitario, ma lo stigma e la discriminazione che subiscono ancora oggi le persone affette da disturbo mentale, non ti lasciano indifferente. Come dice Papa Francesco “Quanti soffrono fanno risplendere, nelle loro esistenze ferite, la bellezza insopprimibile della dignità umana”.

 

  1. Come descriverebbe il lavoro delle Suore Ospedaliere dal suo ruolo di Responsabile della Qualità, Accreditamento Strutturale e Privacy?

Le Suore Ospedaliere, proseguono il lungo cammino intrapreso da San Benedetto Menni, Gigante della Carità, dedicando la vita al prossimo con dedizione, impegno e con la loro testimonianza di assistenza e cura dei malati.   Per una buona gestione conforme al carisma, le Suore Ospedaliere sono chiamate oggi più che mai, a intraprendere nuove sfide, per rimanere al passo con i tempi e con l’evoluzione del settore sanitario, senza mai dimenticare l’ispirazione del carisma fondazionale e la conformità dei valori ospedalieri.  L’Identità, i Valori, la Mission, la Governance unite alla capacità organizzativa, all’innovazione e un’ampia visione del futuro aiuteranno, l’Opera ospedaliera a far sì che la persona assistita rimanga il centro di interesse principale per essere testimoni credibili dell’ospitalità, con rinnovato stile di vita e di mission.

  1. Quali iniziative o programmi specifici attuate presso la Casa di Cura Villa Rosa – Viterbo per promuovere l’assistenza olistica e l’ospitalità partendo dalla qualità e dalla struttura: spazi, ambiente, ecc. che promuovono il benessere?

Ci vorrebbe più di qualche riga per descrivere l’approccio integrato alla cura e al benessere della persona, il prendersi cura del paziente nella sua globalità, sviluppando una capacità di dialogo e soprattutto di ascolto. Occuparsi di persone spesso emarginate e invisibili per la società, con alto livello di vulnerabilità psicologica, sociale ed economica con l’individuazione di strategie/processi per rispondere ai bisogni di salute mentale inascoltati/irrisolti è il nostro compito quotidiano, cercando di condividere profondi sentimenti di solidarietà e ospitalità. I progetti sono molti, a partire dalla Cura del sé, Sostegno Psicologico per le autonomie, Psicologia Positiva, Cucina autonoma, Laboratorio di Pasticceria, Arteterapia, Musicoterapia, Ortoterapia, attività motoria interna ed esterna con i progetti di Padel e Tennis, interventi assistiti con gli animali… Senza dimenticare le visite culturali, i pellegrinaggi e le uscite ludico-ricreative, ottenendo un miglioramento della qualità della cura e della salute, anche grazie alla professionalità e preparazione dei nostri operatori.

  1. Quali sono i risultati ottenuti quando la qualità è assicurata?

Lavorare in sinergia, garantisce una sanità moderna e attenta alle persone, con un approccio multidisciplinare, in tal modo si ottiene qualità, efficienza ed equità.

Si mettono a disposizione idee, competenze, risorse in un’ottica di collaborazione virtuosa per l’umanizzazione delle cure ed un miglioramento continuo.

 

Grazie Rossella, per la sua testimonianza!