👉Sapevate che il 100% dei pazienti del Centro Suore Ospedaliere Benito Menni di Valladolid, che sono stati sottoposti a una sperimentazione clinica pionieristica con la robotica, hanno sperimentato progressi significativi nella cura di sé e nella mobilità, che migliorano la loro qualità di vita e la loro salute mentale?
Ángel Gonzalez, Direttore Generale e Direttore Sanitario del Centro Ospedaliero Benito Menni di Valladolid, ci racconta come un robot progettato dall’Università di Valladolid ha migliorato la mobilità dei pazienti del Benito Menni CH con postumi post-COVID e come questo progresso rappresenti una grande pietra miliare scientifica nel recupero e nella riabilitazione dei pazienti.
1 In cosa consiste lo studio effettuato con l’esoscheletro della mano in pazienti post-COVID?
Lo studio consisteva nel valutare gli effetti di un esoscheletro della mano chiamato RobHand in pazienti che hanno sofferto di COVID-19 e presentano sequele neuromotorie nella mobilità della mano, che rendono difficile lo svolgimento delle attività quotidiane.
L’obiettivo principale dell’esoscheletro RobHand è accelerare il recupero di questi pazienti.
- Come è stata condotta la sperimentazione clinica con l’esoscheletro RobHand?
La sperimentazione clinica è stata effettuata presso il Centro Ospedaliero Benito Menni di Valladolid, con 13 pazienti. Ciascun paziente ha completato 24 sessioni terapeutiche con il robot RobHand, con sessioni di un’ora a settimana. Sono state effettuate valutazioni iniziali e finali per analizzare l’evoluzione dei pazienti.
Sono state eseguite le “terapie specchio”, che consistevano nell’utilizzare un sistema di visione artificiale che riproduceva i movimenti della mano sana del paziente nella mano affetta da disabilità, dove era posizionato il robot riabilitativo.
- Qual è stato l’impatto della riabilitazione con l’esoscheletro RobHand sui pazienti?
Il progetto di ricerca è iniziato nel settembre 2021 e i primi risultati, ottenuti nel marzo 2023, hanno dimostrato miglioramenti significativi nella mobilità delle mani dei pazienti e nelle attività di cura di sé.
In media, hanno ottenuto un aumento del 70% nella capacità di movimento delle dita, con un miglioramento della qualità della vita, sia fisica che mentale.
- Quali conclusioni sono state ottenute dallo studio?
Lo studio ha concluso che il 100% dei pazienti ha riscontrato miglioramenti significativi nella mobilità e nella qualità della vita dopo la riabilitazione con il dispositivo RobHand. Ciò suggerisce che i dispositivi robotici possono essere strumenti utili per migliorare la qualità della vita dei pazienti con sequele neuromotorie post-COVID. Inoltre, si evidenzia l’importanza di combinare le terapie tradizionali con i dispositivi robotici nel processo riabilitativo.
- Chi ha partecipato a questo studio pionieristico?
Numerose istituzioni, tra cui l’Università di Valladolid, l’Istituto di Competitività Imprenditoriale (ICE) del Governo di Castilla y León, la società TICCYL DIGITAL S.L. di Salamanca e il Centro Ospedaliero Benito Menni di Valladolid.
Le Suore Ospedaliere lavorano con professionalità e ospitalità da più di 142 anni per aiutare i più bisognosi e offrire un servizio completo ai nostri pazienti.
Un ringraziamento a tutta l’equipe medica e ospedaliera per migliorare la qualità della vita dei nostri pazienti!