Maria Josefa Recio nasce a Granada, in Spagna, il 19 marzo 1846, in una famiglia molto religiosa. Fin da bambina Maria dimostra un carattere operoso e prudente e, con il passare degli anni, si dedica con passione all’insegnamento del catechismo ed all’educazione cristiana dei nipoti.
Un’importante amicizia segna la vita della ragazza, quella con la coetanea Maria Angustias Gimenez con la quale condivide ideali ed attività.
A 18 anni Maria Josefa Recio si sposa con Antonio Fernández Amador, con alti e bassi trascorrono 15 anni di vita matrimoniale, poi rimane vedova e senza figli. In quel periodo rafforza sia l’amicizia con Maria Angustias Gimenez che la sua fede spirituale.
Conosciuto padre Benedetto Menni, riformatore dell’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli, le giovani donne si offrono di seguirne la spiritualità, fondando una nuova Congregazione religiosa, le “Suore Ospedaliere del Sacro Cuore di Gesù”.
In quel periodo le due amiche iniziano il noviziato e, per la maturità e le virtù evidenti, Maria Josefa Recio Martin diviene prima Superiora della Congregazione.
Una vita dedicata alla fede ed all’aiuto del prossimo, in modo particolare Maria Josefa Recio Martin lavora a stretto contatto con donne affette da gravi problemi psichici.
Nell’agosto del 1883 Maria Josefa viene aggredita da un’ammalata cronica, in preda ad una violenta crisi nervosa. Le gravi ferite ne provocano, dopo due mesi, la morte.
Per le sue opere, per l’impegno e la devozione il 10 maggio 2012 viene promulgato il Decreto che dichiara “Venerabile” Maria Josefa Recio Martin.